Si definisce cartografia numerica un insieme di dati topografici espressi in forma numerica, suscettibili di essere direttamente trasformati in rappresentazione grafica, ma anche di essere immediatamente elaborati ed integrati per la messa a punto di un sistema informativo territoriale georeferenziato, nonché di essere utilizzati per lo sviluppo di analisi statistiche e ricerche operative di particolare interesse quantitativo e qualitativo.
La strutturazione della base dei dati geotopografici di una cartografia numerica è in generale alquanto elaborata e comporta, a seconda della finalizzazione prefissata, anche una modellazione di tipologia mista: relazionale, gerarchica e reticolare.
La base dei dati deve, infatti, consentire un'agevole espansione o riduzione dei dati medesimi, nonché un loro immediato, periodico aggiornamento.
Notevole importanza assume la modalità della rappresentazione digitale dei dati cartografici archiviati che, nella prassi consolidata, predilige la forma vettoriale, più idonea alla georeferenzione spaziale dei particolari selezionati.
Un problema molto delicato, nella cartografia numerica, rimane la codifica dei dati metrici e qualitativi, ai fini della loro gestione e del loro trasferimento. Tale codifica dovrebbe consentire infatti la compressione degli stessi dati, secondo le prevedibili necessità di sintesi richieste e le opportunità relative al loro trasferimento.
Le tecniche per l'acquisizione dei dati sono molteplici e possono comportare sia il loro rilevamento diretto sul terreno, che la loro acquisizione con la metodologia aerofotogrammetrica o la loro digitalizzazione da altri elaborati grafici.
Alquanto articolati risultano i sistemi di trattamento dei dati per la produzione di cartografia, seppur ancora in fase sperimentale e non del tutto normalizzati.
(Glossario GIS - Prof. Mario Fondelli)
Esempio di cartografia numerica codificata: Carta tecnica regionale numerica