Mappa catastale

 

Mappa catastale - Cadastral map

Il progredire dell'umano convivere civile conduce presto al frazionamento del relativo habitat ed alla distribuzione delle terre per ricavarne il necessario quotidiano sostentamento.  

Tracce di primitive suddivisioni catastali del terreno sono a noi pervenuti fin dal terzo millennio a.C., e precisamente dalla prima dinastia di Ur in Mesopotania.    


Le prime rappresentazioni del frazionamento fondiario a noi pervenute sono alquanto sintetiche ed approssimative. Un interessante esempio ci viene fornito dal graffito camuno su roccia noto come la "mappa di Bedolina". La roccia rinvenuta in un sito preistorico della Valcamonica risulterebbe incisa infatti in diverse epoche successive riferibili tutte all'età del bronzo (1200 a.C.).  


Il territorio conserva tuttavia ancora traccia degli antichi frazionamenti catastali, specialmente di epoca romana, meglio conosciuti come centuriazioni. Questi frazionamenti vennero realizzati, a suo tempo, secondo elementari regole geometriche e vennero realizzati per la distribuzione delle terre ai reduci dalle varie guerre combattute.  


La descrizione scritta del patrimonio fondiario ha storicamente inizio intorno al XIII secolo d.C., con le portate a catasto per la perequazione delle imposte fondiarie, e con cabrei, libri privati, ecclesiastici o signorili, che elencavano e descrivevano le varie proprietà terriere.


A partire dalla fine del XVI secolo i cabrei vengono arricchiti di mappe, per costituire così una sorta di cartografia privata tesa a meglio documentare la proprietà, la dimensione ed i confini del possesso fondiario, la sua rendita e le sue suddivisioni ereditarie e dotali.  


I cabrei perdono interesse col rilevamento geometrico particellare sistematico della proprietà fondiaria promosso soprattutto per scopi fiscali. Il moderno catasto geometrico particellare si sviluppa nel XVIII secolo in Lombardia, con la riorganizzazione del sistema tributario promossa da Carlo VI d'Austria che, nel 1718, ordinò un censimento generale degli immobili dello Stato di Milano. Operazione ripresa in seguito, nel 1749, da Maria Teresa d'Austria, e che si concluse nel 1760.


I criteri che ispirarono la formazione sistematica del catasto comportarono essenzialmente l'applicazione di una procedura uniforme per la rilevazione e l'estimo di tutto il territorio; l'impiego della tavoletta pretoriana per le levate dirette dei fondi e la loro rappresentazione geometrica particellare alla scala 1:2000.


Ulteriore impulso alla formazione del catasto geometrico particellare venne fornito da Napoleone Buonaparte nel 1807 con un decreto riguardante l'esercizio finanziario del Regno d'Italia, seguito poi da uno specifico regolamento tecnico. Le prescrizioni allora previste comportavano l'impiego della tavoletta pretoriana con bussola, di triplometri, di canne da 15 metri, di scalimetri ad 1:2000, di norme per le scritturazioni, di segni convenzionali, etc.  


Il catasto del nuovo Stato unitario italiano venne istituito nel 1886 con la legge che riordinava le imposte fondiarie. Legge modificata ed integrata con altre   successive disposizioni, fino alla approvazione nel 1931 del definitivo Testo Unico. La cartografia catastale particellare italiana ha come riferimento l'ellissoide di Bessel orientato a Genova-Osservatorio dell'Istituto Idrografico, e viene disegnata alla scala 1:2000 nella proiezione di Soldner-Cassini,attualmente sostituita dal Sistema nazionale Gauss-Boaga (riferito all'ellissoide internazionale orientato a Roma-Monte Mario).


La funzione del catasto si è attualmente notevolmente evoluta nell'intento di costituire, oltre che un documento di base per l'imponibile, anche uno strumento di sviluppo e di promozione della produzione agricola specializzata. Promossi dalla Comunità Europea, sono stati infatti recentemente avviati, in vari Paesi europei (Italia, Francia, Spagna e Grecia) anche dei censimenti catastali a carattere prettamente tematico, come lo schedario oleicolo ed il catasto dei vigneti, mirati soprattutto al controllo produttivo ed al suo più ordinato sviluppo nell'ambito comunitario.

(Glossario GIS - Prof. M. Fondelli)